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sabato 27 settembre 2008

A congresso i pirati della Rete

Per tre giorni il cuore di una cultura alternativa tra le più affascinanti, ma anche fraintese, batterà in Sicilia. È Palermo a ospitare Hackmeeting 2008, il raduno nazionale degli hacker, che comincia oggi all´Ask 191, il centro sociale di viale Strasburgo, e si concluderà domenica. Un´occasione per avvicinarsi a un mondo che solo adesso, almeno in Italia, comincia a uscire da quella intricata foresta di luoghi comuni in cui è stato a lungo confinato, come se i membri di questa comunità fossero qualcosa a metà tra disadattati e romantici pirati all´assalto della Rete. E invece sono uomini e donne che hanno competenze informatiche superiori, e di molto, alla media.
Hackmeeting è un raduno che si svolge ogni anno in una città diversa. Cominciò nel 1998 al Cpa Fi-sud di Firenze e da allora è diventato un appuntamento quasi imprescindibile per i maniaci dell´informatica. Anche quest´anno si incontreranno per una "tre giorni" di incontri, seminari e dibattiti. La novità è che questa volta la comunità si aprirà al pubblico. Chiunque potrà assistere alle lezioni e ricevere i primi rudimenti. Una scelta, quella di aprirsi alla società, un po´ sofferta ma coerente con lo spirito che anima il loro lavoro, perché al centro dell´iniziativa c´è la condivisione non solo di una passione ma anche delle proprie scoperte e dei propri progressi. Per un hacker che si rispetti, infatti, l´aggiornamento non è l´unica esigenza fondamentale. Lo è anche la divulgazione: «La conoscenza senza la condivisione - si legge in un loro manifesto - è un esercizio di potere che non ci ha mai affascinato. Occorre tracciare un tratto diretto, senza mediazioni, tra la nostra comprensione del fenomeno informatico e la sua descrizione critica. Un tratto diretto, una strada, un ponte sul quale far passare altri, non solo noi stessi».
Come ogni anno, in questa undicesima edizione saranno tanti i temi da discutere, fra i quali la politica e l´ecologia: si parlerà di diritti digitali, di software libero ma anche del contributo che un uso più responsabile della tecnologia informatica può dare alla difesa dell´ambiente, attraverso il risparmio energetico e la sperimentazione di fonti pulite. I partecipanti dormiranno in tende e sacchi a pelo, sfruttando il giardino e i grandi ambienti dell´Ask come un grande campeggio. «L´Hackmeeting - spiega uno dei ragazzi che hanno contribuito a organizzare il raduno - è un evento autogestito e autofinanziato, per il quale non sono previste sponsorizzazioni di padrini o padroni. Anche la scelta del luogo non è mai casuale; si tratta sempre di posti che sono coerenti con la filosofia che è alla base di questo incontro». Il programma completo è sul sito.