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mercoledì 27 agosto 2008

Troppe tracce su pc e cellulari così l'hi-tech cambia l'adulterio

LONDRA - "Nel matrimonio in due si è soli e in tre ci si fa compagnia", sosteneva, con una delle sue celebri battute, Oscar Wilde. Ma ai suoi tempi non c'erano telefonini, messaggini ed email, ovvero non c'era la tecnologia che, se da un lato rende più facile la comunicazione, inclusa quella di genere sentimentale, dall'altro moltiplica le tracce lasciate dagli adulteri nel corso di una relazione. Il risultato è che, al giorno d'oggi, uomini e donne sono diventati più fedeli, non tanto per amore del partner quanto per la crescente difficoltà di mantenere a lungo segreto un rapporto extraconiugale. Lo affermano una serie di statistiche pubblicate in Gran Bretagna, suffragate dal parere di avvocati divorzisti e investigatori privati. "L'adulterio a lungo termine è in declino, perché è sempre più difficile tenerlo nascosto", dice lo psicologo Andrew Marshall al quotidiano "Independent" di Londra, che ha dedicato ieri un ampio servizio all'argomento.

Le cifre dicono che il numero dei divorzi è complessivamente in calo, essendo passati dai 156 mila del 2006 ai 148 mila del 2007, una diminuzione del 4,5 per cento; e una ragione, secondo gli esperti, è che è in ribasso l'adulterio: soltanto il 29 per cento dei divorziati lo citano come ragione della separazione, un calo del 3 per cento rispetto all'anno precedente. Un altro dato a conferma del fenomeno è che oggi le relazioni extraconiugali finiscono più in fretta: dieci anni fa duravano tre anni, ora arrivano a malapena a sei mesi. Questo non significa che ci siano, in assoluto, meno "tradimenti": uno studio della London School of Economics rivela che un quarto di tutti i messaggini telefonici sono di natura sessuale e che una persona su cinque flirta al telefonino con qualcuno che non è il suo partner. Ma sembra cambiata la natura degli "affairs", delle avventure: più scappatelle, che si esauriscono dopo brevi incontri, e meno relazioni che vanno avanti per lungo tempo. Un detective privato spiega all'Indipendent gli innumerevoli modi in cui un marito o una moglie possono scoprire se il coniuge ha l'amante: dai più ovvi, come email, messaggini, numeri telefonici chiamati con particolare frequenza o in determinati orari, ai più sofisticati, come congegni che avrebbero fatto felice James Bond per recuperare sms cancellati, individuare da dove sta chiamando un cellulare, monitorare gli spostamenti di un'automobile, tutti reperibili per poche centinaia di euro.
Internet svolge in questo ambito un duplice ruolo: quello di indurre in tentazione, attraverso siti come "Friends Reunited", che aiutano a ritrovare il primo amore, o come Facebook e MySpace, che moltiplicano la possibilità di fare conoscenza con estranei; e pure il ruolo di fustigatore o vendicatore, con siti come www. liarscheatesandbastards. co. uk, in cui mariti e mogli traditi denunciano il coniuge. Ne sa qualcosa il marito australiano che ha visto la propria foto, la biancheria intima dell'amante e il suo profilattico offerti alla pubblica gogna del web dalla moglie che lo aveva colto in flagrante.

I "tecnosessuali" del Duemila, come li chiama qualcuno, hanno dunque più opportunità ma corrono anche più rischi: perciò molti temono di prolungare troppo un adulterio. Ma in questo trend c'è un'eccezione: la generazione dei baby boomers, i nati nel boom economico dei primi anni dopo la seconda guerra mondiale, coloro che oggi hanno all'incirca tra i 40 e i 50 anni. Questa è l'unica fascia d'età in cui i divorzi aumentano: le separazioni dopo venti o trent'anni di matrimonio sono addirittura raddoppiate, qui in Inghilterra, nell'ultimo decennio. Una possibile spiegazione, scrive l'Independent, è che i quaranta-cinquantenni sono meno tecnologici dei giovani, dunque lasciano meno "tracce digitali". Un'altra è che il tempo e l'esperienza li abbiano convinti, per dirla sempre con Oscar Wilde, che "il matrimonio rende assolutamente necessaria una vita di inganni per entrambe le parti".