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venerdì 8 agosto 2008

Mit, arriva il computer da 12 dollari. Nuovo pc low cost per i bimbi indiani

Un team di ricercatori di Boston aggiornerà i vecchi sistemi degli Apple II per aiutare i Paesi poveri

BOSTON - Meno di dodici dollari. Questa volta è davvero conveniente. Un team composto da sei ricercatori del Mit di Boston sta sviluppando un computer che potrebbe rivoluzionare il digital divide del terzo mondo. Sulla scia del 100 dollar laptop, il computer a manovella da meno di cento dollari, i giovani ricercatori contano di ritoccare i vecchi sistemi di un Apple II degli anni ’80 per creare un rudimentale accesso a Internet e altre funzioni base.

MADE IN INDIA – L’idea è venuta a un ventisettenne, Derek Lomas, dopo uno stage estivo a Bangalore, la capitale dell’Information Techonology indiana. Pare che gli indiani già utilizzino una specie di computer low cost basato su una elementare tastiera e una console stile vecchio Nintendo, dal costo comprensibilmente basso.

APPLE II – Ma Lomas ha deciso di svilupparlo con gli Apple II, i computer della sua infanzia: «La mia generazione usava gli Apple II – afferma il giovane ricercatore - con cui abbiamo imparato a scrivere e a giocare. Ricomprando i vecchi Apple da alcuni programmatori, potremo svilupparne le tecnologie e consegnare alle scuole dei paesi in via di sviluppo una serie di computer simili a quelli con cui siamo cresciuti noi». I computer stile Eighties saranno implementati però con nuovi programmi, una connessione a Internet e una memoria più estesa, in modo da permettere agli utenti di poter scrivere e memorizzare i propri programmi. I sei ricercatori si sono messi già in contatto con un team di fanatici dell’Apple II che daranno una mano con la programmazione.

DIGITAL DIVIDE - Inoltre, un’associazione no profit indiana si è già messa in contatto per utilizzare il computer come metodo di sviluppo per le associazioni di micro-credito. «Siamo convinti di poter sviluppare un ottimo strumento di educazione, in grado di offrire ai bambini dei Paesi in via di sviluppo la possibilità di maneggiare tastiera e mouse già in tenera età», ha commentato Lomas. Per abbattere ogni barriera. Di costo e di tecnologie.
Marta Mies