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mercoledì 2 luglio 2008

Windows Xp va in pensione: tante luci e qualche ombra

Il più venduto e (al momento) utilizzato sistema operativo di Microsoft ha terminato la propria carriera. Ieri, infatti, come da programma, per Windows Xp è stato l'ultimo giorno di gloria: oggi è stato tolto definitivamente dagli scaffali di vendita e non è più venduto preinstallato nei pc per lasciare posto al suo tanto discusso successore, e cioè Vista.

Fine di un ciclo dunque - il software in questione, nelle sue varie versioni, è stato sulla breccia sette anni – ma solo per ciò che concerne la distribuzione delle licenze per desktop e pc: il sistema sarà infatti supportato tecnicamente fino al 2014 mentre i mini pc low cost (fra cui spicca il netbook Eee Pc di Asus) potranno contare su Xp (Home e Starter Edition) fino a tutto giugno 2010. Nato nell'ottobre del 2001 nelle versioni Home e Professional (le varie Media Center, Tablet Pc e x64 Edition seguirono l'anno successivo) ha segnato una delle grandi svolte tecnologiche di Microsoft – l'interfaccia grafica è stata uno dei punti di forza di questo software – e non ha caso registrato una popolarità realmente planetaria. Che Vista insegue "disperatamente".

Il sipario sul sistema operativo più longevo del colosso di Redmond scende infatti fra non poche polemiche. La prima riguarda le politiche commerciali dei principali produttori, e nella fattispecie Lenovo, Hewlett Packard, Acer e Dell. Ai consumatori e alle aziende che del nuovo Windows non ne vogliono sapere viene come già noto da tempo offerta la possibilità di acquistare un nuovo computer con Vista (il discorso si limita ad alcuni modelli ed è esteso fino al 31 gennaio 2009) con la possibilità di utilizzare ancora Xp (preinstallato o da installare tramite apposito Cd fornito in dotazione). Il tutto sfruttando una voce del contratto di licenza firmato con Microsoft che permette il cosiddetto "downgrade" dal nuovo Os in versione Business o Ultimate a Windows Xp Professional, x64 e Tablet Pc.

Windows Xp è stato quindi il prodotto che ha messo Microsoft davanti al giudizio dell'Antitrust europeo e "costretto" la Commissione Europea ad appioppare a Microsoft la più salata ammenda della storia per abuso di posizione dominante. Il rilascio il mese scorso dell'attesissimo ultimo Service Pack ha infine dotato il "vecchio" sistema operativo di alcune funzionalità avanzate e di numerosi pacchetti di aggiornamento ha forse convinto ulteriormente gli indecisi sulla migrazione verso Vista a rimanere fedeli a Xp. Che va in pensione dopo un glorioso settennato e lascia aperto in casa Microsoft un problema, per quanto sempre ridimensionato, non di poco conto.

Quello di creare in tempi rapidi una base installata di macchine Windows Vista (140 milioni le licenze vendute complessivamente fra clientela consumer, grandi aziende e produttori Oem) sulla quale far girare a pieno regime tutto l'ecosistema di hardware e software vendor che sviluppano e distribuiscono sul mercato dispositivi e applicazioni compatibili con l'Os di Microsoft. I numeri sono dalla parte del gigante nordamericano, ma che Vista dovrà faticare per prendere il posto di Xp nel cuore (e nei pc) dei nostalgici di Xp è poco ma sicuro. E all'orizzonte si profila sin d'ora la "bagarre" che si scatenerà quando, per prendere il posto di Vista, entrerà in scena (all'inizio del 2010) Windows 7 e la sua interfaccia multi touch in stile iPhone.