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sabato 5 luglio 2008

Attenti a quel sito, è pericoloso

L'allarme lo lancia il report annuale di McAfee significativamente intitolato "Mappatura del Mal Web", che indica ai navigatori i domini dai quali è meglio stare lontani, ma anche quelli in cui si può viaggiare con una certa sicurezza.
Nel 2008, il rischio totale rimane più o meno costante rispetto al 2007, con il 4,1% dei siti web: di questi, 74 domini classificati con il rosso (da evitare) e giallo (usare cautela). La palma poco lusinghiera del primo posto spetta al 19% dei domini di Hong Kong (.hk), che rispetto al report dell'anno scorso ha effettuato una rimonta alla Schumacher guadagnando ben 28 posizioni e balzando al primo posto (l'anno scorso detenuto dall'isola di Tokelau, un puntino nel bel mezzo del Pacifico). Primati che vogliono dire semplicemente che le organizzazioni criminali si spostano, vanno dove trovano le condizioni ideali per lanciare il loro business. Non a caso, un sito può aumentare o diminuire il proprio grado di pericolosità anno dopo anno. La Cina (.cn) entra baldanzosamente al secondo posto con l'11 per cento, precedendo paesi come le Filippine (.ph), la Romania (.ro) e la Russia (.ru) che si confermano nella top 5 dei domini più pericolosi. Nelle americhe, un po' a sorpresa, ma nemmeno tanto se si pensa a tutto il phishing che lì si esercita, resta piuttosto rischioso il dominio degli Stati Uniti (.us). Il dominio generico più pericoloso con l'11.8% di tutti i siti che terminano in .info che rappresentano una minaccia per la sicurezza, e il terzo dominio complessivamente più pericoloso, mentre i siti web governativi (.gov) si confermano come i più sicuri. Il dominio più popolare, .com, occupa la quarta e la nona piazza in termini di pericolosità, rispettivamente tra i generici e tra i "generalisti". La Finlandia (.fi) sostituisce l'Irlanda (.ie) quale destinazione online più sicura con lo 0.05%, seguita da Giappone (.jp), Slovenia (.sl) e Norvegia (.no). La diffusione del codice exploit (siti con download maligniguidati) resta molto rara: in media, solo lo 0,0717% dei siti. Codici exploit sono stati rilevati sull'1,1% di tutti i siti Romania analizzati. Lo scorso anno c'è stato un aumento dei siti che offrono download con virus, spyware e adware. Il 4,7% dei siti che offrono download sono stati classificati in rosso o in giallo per questi payload, rispetto al 3,3% dello scorso anno: un aumento di 1,4 punti percentuali o del 41,5 per cento. E l'Italia? Il nostro paese entra nella classifica dei download. Infatti, sono stati registrati dei significativi aumenti di oltre il 100% nei download rischiosi per Informazioni (.info), Romania (.ro) e Italia (.it). Dei siti.it analizzati dal punto di vista dei download, il 10,6% erano rischiosi, pari a un aumento del 7,5%. In generale, comunque, l'Italia rimane abbastanza sicura, con appena l'1,6% di tutti i siti classificati come rischiosi. Un navigatore occasionale che scarica casualmente ha una probabilità di 1 su 5 di scaricare da un sito .info rischioso, una probabilità di 1 su 7 di scaricare da un sito .ro rischioso e una probabilità di 1 su 10 di scaricare da un sito .it rischioso. Due parole sul metodo di indagine adottato da McAfee. Utilizzando la tecnologia McAfee SiteAdvisor, McAfee ha analizzato 9,9 milioni di siti web ad alto traffico in 265 diverse nazioni (quelli il cui indirizzo termina con le lettere indicative della nazione) e domini generici. Lo studio ha confrontato le valutazioni assegnate ad ognuno dei 265 domini nazionali e generici classificandoli per numero di siti web pericolosi rilevati in ognuno di essi e contenenti adware, spyware, virus, spam, pop-up eccessivi, browser exploit o link a altri siti classificati in rosso. Quelli di McAfee sottolineano come uno studio del genere serva non solo ad allertare i navigatori del web, ma anche i singoli paesi. Un esempio? Tokelau, dopo il poco invidiabile primo posto del 2007, ha rivisto le proprie policy, riducendo notevolmente il livello di rischio del suo dominio.
Il report completo può essere scarico all'indirizzo www.mcafee.com/advice.