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martedì 22 aprile 2008

Il 92,3% delle mail è spazzatura

Usa e Russia guidano nell'ordine la classifica dei paesi che producono spamming. Italia all'ottavo posto.
MILANO - La posta elettronica non funziona benissimo: il 92,3% di tutte le mail inviate nei primi tre mesi del 2008 è costituito da messaggi di spam. Sophos, società che opera nel settore della sicurezza informatica e nella tecnologia di controllo dell'accesso alla rete (NAC), ha pubblicato questi dati nell'ultimo rapporto sui dodici Paesi che hanno prodotto la maggior quantità di spam nel primo trimestre del 2008. Analizzando tutti i messaggi contenenti trappole, ricevuti dalla rete globale Sophos, gli esperti di SophosLabs hanno riscontrato che nello stesso periodo analizzato sono nati 23.300 nuovi siti web al giorno, in altre parole uno ogni tre secondi, che vengono sfruttati dagli spammer per svolgere le proprie attività illecite. «Lo spam è un problema globale che coinvolge tutti gli Stati e come tale va affrontato», ha dichiarato Walter Narisoni, Sales Engineer Manager di Sophos Italia. «Gli Stati Uniti continuano a inviare una quantità di spam di gran lunga superiore a quella di ogni altro Paese, ma il divario con le restanti nazioni si accorcia sempre più. Da questo si evince che gli utenti statunitensi hanno acquisito maggiore consapevolezza del problema e della necessitá di proteggere meglio i propri computer».
USA E RUSSIA IN TESTA - Tra gennaio e marzo 2008, Stati Uniti e Russia, pur essendo riusciti a ridurre il volume di spam prodotto rispetto all'ultimo trimestre del 2007, hanno mantenuto salda rispettivamente la prima e seconda posizione in classifica. Ciononostante, nel corso dell'ultimo anno, il numero dei messaggi di spam provenienti da computer russi compromessi è più che raddoppiato. Nel primo trimestre del 2007 la Russia occupava la decima posizione in classifica facendo registrare solo il 3% dello spam prodotto a livello mondiale. Allo stato attuale la percentuale totalizzata dalla Russia è pari al 7,4%. Rispetto all'ultimo trimestre del 2007, la Gran Bretagna ha incrementato la propria percentuale di spam dal 2,5% al 3,4%, scalando quindi due posizioni in classifica e attestandosi al decimo posto.
IL CASO DELLA TURCHIA - La principale novità della classifica di questo trimestre è rappresentata dal piazzamento della Turchia sul terzo gradino del podio. I computer turchi compromessi contribuiscono attualmente al fenomeno dello spamming inviando il 5,9% delle mail spazzatura in circolazione nel mondo, una percentuale che nell'ultimo trimestre del 2007 era ferma al 3,8%. OAS_AD('Bottom1');
ITALIA ALL'OTTAVO POSTO - L'Italia invece è rimasta pressochè stabile, passando dal 3,5% all'attuale 3,6% dello spam prodotto e l'ottavo posto in classifica.
Asia ed Europa continuano a guidare la classifica per continente totalizzando nel complesso il 65% dello spam in circolazione nel mondo nei primi tre mesi del 2008. Entrambi i continenti hanno fatto registrare un incremento del volume di spam prodotto rispetto all'ultimo trimestre del 2007: l'Asia è passata dal 32,1% al 34,3%, seguita a ruota dall'Europa con il 30,7% contro il 27,1% del precedente trimestre. Il Nord America occupa stabilmente la terza posizione, ma è riuscito a ridurre ulteriormente la quantitá di spam prodotto dal 26,5% al 18,9%. Gli esperti di Sophos hanno constatato che il numero sempre più alto di siti web creati ad hoc dagli spammer mette seriamente a rischio la sicurezza delle organizzazioni. Con sempre maggior frequenza gli spammer tentano di aggirare i filtri antispam meno sofisticati inserendo link nei propri messaggi con l'intento di attirare ignari utenti su siti web che nascondono programmi maligni pronti a infettare i PC dei malcapitati. Pertanto le aziende devono assicurarsi di aggiornare regolarmente i propri filtri antispam e che questi siano in grado di tutelare le proprie reti e i propri utenti dalle più recenti minacce alla sicurezza.

Letto su CORRIERE DELLA SERA.it