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venerdì 8 febbraio 2008

Storia del Dr. Kawashima, guru dei videogiochi che rinunciò a 22 milioni di dollari

Prima del 19 maggio 2005, il nome del Dr. Ryuta Kawashima era praticamente sconosciuto fuori dal Giappone. Nel suo paese, al contrario, Kawashima era già una celebrità, dopo aver pubblicato nel 2003 il libro "Train Your Brain: 60 Days to a Better Brain" ("Allena il tuo cervello: 60 giorni per una mente migliore"), un successo scientifico-letterario da oltre un milione di copie.

Esattamente l'opera dalla quale Nintendo, due anni più tardi, avrebbe tratto ispirazione per realizzare, con la consulenza dello stesso Kawashima, il primo episodio di Brain Training: Quanti anni ha il tuo cervello?, il videogioco per Nintendo DS campione d'incassi in tutto il mondo, con qualcosa come 17 milioni di copie vendute, e capostipite di un nuovo genere videoludico, quello dei videogiochi per l'apprendimento.

Oggi il Dr. Kawashima ha 48 anni, vanta un ottimo stipendio da ricercatore (circa 100 mila dollari l'anno), ma soprattutto ha rinunciato a tutte le royalties derivanti dalle vendite del suo videogioco. Una cifra che dovrebbe aggirarsi intorno ai ventidue milioni di dollari. Tutto denaro che il neuroscienziato giapponese ha deciso di girare all'Università presso cui lavora, la Tohoku University, per la creazione di nuovi laboratori. All'interno dell'ateneo sono già stati completati i lavori di costruzione di un laboratorio da 1,9 milioni di euro, mentre un'altra struttura da 2,5 milioni di euro sarà pronta per il mese di marzo.

A quanto pare non ha tempo, il Dr. Kawashima, per dedicarsi alle più prosaiche attività terrene. Stacanovista della ricerca per sua stessa ammissione, il neuroscienziato giapponese non si diletta nemmeno con i suoi stessi videogiochi, che ammette di aver confinato in soffitta. L'idea di mollare tutto per rifugiarsi in un'isola tropicale non l'ha mai nemmeno sfiorato. «Non saprei cosa fare lì – risponde – Avessi tempo libero, non vorrei far altro che dedicarmi alle mie ricerche». Ma la sua famiglia, a quanto pare, avrebbe mostrato motivi di disaccordo per le sue scelte. «Nelle mie tasche non è finito un singolo yen – spiega – Tutti i miei familiari mi considerano matto, ma io dico loro che se vogliono del denaro vadano fuori a guadagnarselo».

Nonostante gli abbiano portato fama e (potenziale) ricchezza, Kawashima quasi rinnega i videogiochi. Ai suoi quattro figli, di età compresa tra 14 e 22 anni, vieta di videogiocare durante la settimana, concedendo solo un'ora durante il weekend. Sostiene di non sapere quali siano gli effetti dell'esposizione prolungata ai videogame, ma è sicuro che l'intrattenimento interattivo abbia almeno un lato negativo. «Quello che fa paura dei videogiochi – spiega – è che è possibile perderci ore e ore. Non credo che videogiocare sia male di per sé, ma non permette ai bambini di fare ciò che dovrebbero, come studiare e comunicare con la famiglia». Quasi paradossale per un guru dei videogiochi che ha fatto perdere milioni di ore a milioni di persone davanti a uno schermo.

Letto su LASTAMPA.it