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martedì 5 febbraio 2008

Al via i nuovi indirizzi internet

Gli indirizzi internet non bastano più. O meglio si esauriranno entro breve e oggi degli oltre 4 miliardi computabili con il sistema attuale ne rimangono liberi solo il 14 percento. Il che vuol dire che entro il 2011, secondo i calcoli dell'Icann, la massima autorità che governa l'attribuzione degli indirizzi e dei domini sul web, non ce ne saranno più. Per questo dal 4 febbraio è attivo il nuovo sistema di assegnazione, l'ipv6, che inizierà ad affiancarsi a quello attuale, l'ipv4, per prenderne completamente il posto nel giro di una quindicina d'anni. Il nuovo sistema metterà a disposizione un numero sorprendentemente alto di indirizzi identificativi, pari a due elevato alla centoventottesima potenza o, se preferite, 3,4 per 10 alla trentottesima (con l'ipv4 siamo a 2 alla 32esima). Insomma ce ne sarà in abbondanza per tutti.
PERSONE E MACCHINE - Tanto nuovo spazio nello stradario del web è necessario almeno per tre motivi. Paesi emergenti e molto popolosi si stanno affacciando a Internet in questi anni. Cina e India contano da sole quasi la metà della popolazione mondiale, e iniziano ad abbattere il digital divide portando milioni di nuovi utenti in Rete. Inoltre sono sempre più numerose le connessioni al web tramite cellulare, e il mercato degli smartphone – i cellulari intelligenti – punta a diventare un mercato di massa, non più solo destinato a chi col telefono ci lavora. Infine, ma non meno importante, al di là dei telefonini intelligenti, ci saranno sempre più macchine connesse tra loro in internet: dai sistemi di monitoraggio ambientale, alle molte soluzioni proposte dalle tecnologie che abilitano il cosiddetto machine-to-machine.
TRANSIZIONE - Il vecchio sistema quindi non basta più, né per le persone, né tanto meno per le cose da mettere in comunicazione tra loro e con le persone. Codificato nel 1981 l'ipv4 ha dato segni di debolezza già da qualche anno, e per questo nel 2004 è stato inaugurato l'ipv6, introdotto nelle tecnologie di rete (router e switch) e nei personal computer. I due sistemi hanno coesistito fino a oggi, con l'ipv6 costretto e limitato nel vecchio sistema. Da oggi le macchine predisposte per l'ipv6 lo sfrutteranno a pieno, un cambiamento trasparente che sarà invisibile per l'utente finale, ma che permetterà a Internet di continuare a esistere ancora per molto. L'ipv4 dovrebbe tuttavia continuare a funzionare fino al 2025, quando, grazie alla naturale sostituzione delle tecnologie di rete e dei dispositivi degli utenti, sarà completamente sostituito dall'ipv6.

Letto su CORRIERE della SERA.it

Il sito Ipv6 Task Force Italiana