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sabato 3 novembre 2007

dal Dvd al file video in pochi click



Una volta – ma neppure tanto tempo fa – si chiamavano lettori Mp3. Ora sono diventati personal media player. E sono multimediali: audio, foto e soprattutto video. E offrono la possibilità di vedere clip musicali, telefilm e film. Ovviamente questo dipende dalle dimensioni dello schermo. Un film lo si vede più volentieri su un Creative Vision W, su un Archos di quinta generazione oppure sul nuovo – spettacolare – iPod Touch che usarlo è un'esperienza fuori dal comune. Player più piccoli come l'iPod Nano di ultima generazione o il neonato Creative Zen sono più indicati per un telefilm, magari da vedere solo per qualche minuto, giusto per non annoiarsi in tram. Per le clip sono adatti, invece, modelli come i Sony Walkman serie A e S o i Samsung più recenti.
Ma se metterci dentro canzoni e foto è molto facile, trasferire un dvd diventa un'impresa titanica e complicata. E questo vale anche per device come la Psp e per gli smartphone di ultima generazione Le case cinematografiche preferirebbero che l'utente acquistasse una o più varianti dello stesso film: un dvd, un disco Umd per la playstation da tasca, un file scaricato da iTunes e chi più ne ha più ne metta. Ovviamente è un'ipotesi folle, poco intelligente e destituita di ogni logica. Il consumatore non è così sprovveduto: se compra un video player tascabile lo fa perché vuole vedersi un film in santa pace, acquistando alcuni dvd per "inzupparli" nel proprio lettore e goderseli comodamente in aereo o in metrò, senza portare i dischi con sé. Ma il povero consumatore si trova di fronte un terribile ostacolo: le protezioni anticopia dei dvd che ne impediscono l'acquisizione via pc e dunque la ricodifica in un formato (Divx, Wmv, Mpeg4, H.264) adatto al proprio device. Protezione sacrosante perché servono a evitare la replicazione illegale (criminale a fine di lucro), ma odiose quando impediscono l'esercizio del diritto di copia privata. Un diritto per il quale l'utente ha pagato fior di soldi, come tassa- tributo di copia privata alla Siae su dispositivi e supporti di memoria, anche se poi vi ha caricato sopra le foto dei bambini al mare: un contenuto nettamente privo di copyright da tutelare.
La soluzione a questo sgorbio giuridico va cercata con la forza delle leggi, ma la tecnologia può dare una mano e permettere di usare i nostri dispositivi. Gli strumenti di base sono il noto Dvd Shrink, un freeware che permette il ripping e il back-up dei dvd o il software Dvd Decrypter, considerato illegale, sulla scia di un'azione intrapresa dal produttore di sistemi anticopia Macrovison, ma ancora facilmente reperibile sulla rete. Per rielaborare il contenuto di un dvd serve anche un software in grado di transcodificare i dati video in un formato digeribile a dispositivi portatili. Fra gli strumenti più comodi spicca Clone Dvd Mobile di Slysoft, casa che offre anche tool come AnyDvd. Spettacolare è invece Dvd Fab versione Platinum: si compra online sul sito di (Dvdfab.com) ed è un suite che con pochi click comprime e processa i file del dvd e li transcodifica in un formato compatibile con il proprio apparecchio: dall'iPod alla Psp fino agli Archos e ai Creative. Più facile di così davvero non si può.