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mercoledì 29 agosto 2007

Un hacker 17enne sblocca l'iPhone. I trucchi per usare qualunque sim

Scacco a Steve Jobs in 10 mosse. L'ultima creatura del re di Apple, l'iPhone, è stato sbloccato da uno studente diciassettenne del New Jersey. George Hotz, "geohot", come si fa chiamare il ragazzo in rete, è riuscito a violare il gadget attualmente più ambito in 10 passaggi. Sul suo blog, George spiega come è riuscito usare il suo iPhone sulla rete della T-Mobile e non sulla sola At&t, che ha l'esclusiva del prodotto. E se non fosse sufficiente, un filmato su YouTube, aggiunge altre spiegazioni. Intanto anche in Italia, in attesa dell'arrivo dell'iPhone per la fine dell'estate, non mancano gli 'smanettoni' che preparano il benvenuto, annunciando di essere riusciti ad usare il telefono con diversi gestori.

Il metodo Hotz. Geohot, fresco del diploma di maturità e in attesa di cominciare il suo primo anno di college, ha dedicato tutte le sue vacanze per capire come sostituire la sim AT&T, in dotazione al telefono, con una scheda di T-Mobile, l'unico altro operatore in grado di supportare le funzionalità dell'iPhone. Dopo avere passato molte notti insonni, il colpaccio gli è riuscito con l'aiuto di altri quattro hacker conosciuti online, due abitano in Russia. "Non c'è nulla di illegale - sostiene George in un intervista a Msnb - le leggi americane consentono di fare la modifica in maniera legittima, se si è in grado di farlo".

Rischi. Ma l'operazione non è così semplice e priva di rischi: a parte le eventuali controversie legali, chi si volesse cimentare nello 'sbloccaggio', deve procurarsi una scheda di un qualunque gestore di reti Gsm, mano ferma da saldatore di precisione e una buona dose di coraggio (o di incoscienza). Si deve, infatti, valutare che, come ammette lo stesso George Hotz, sono "molto alte" le probabilità di rendere inservibile il telefono. Il ragazzo consiglia di non farlo a casa, se non si vuole perdere la garanzia e se non si è esperti con la programmazione. Lui stesso sostiene di aver 'bruciato' un telefono prima di riuscire a sbloccarlo.

La via del software.
Il nostro si vanta di essere stato il primo ad aver utilizzato sull'iPhone una scheda diversa da quella in dotazione. Ma in realtà ci sarebbero altri stratagemmi. Invece del saldatore, ci si può armare di pazienza e attendere la prossima settimana quando lo stesso gruppo di George dovrebbe illustrare un metodo per sbloccare il telefono senza complicate e pericolose saldature. Oppure si può tentare con il software messo a disposizione dal sito iPhoneSimFree. Il programma consentirebbe di cambiare semplicemente i parametri della sim-card. Un altro metodo simile dovrebbe essere lanciato a breve dal sito iphoneunlocking.com.

Intanto George Hotz ha già messo in vendita online uno dei due telefoni che è riuscito a 'sbloccare': il suo iPhone è stato già valutato circa 2000 dollari, quattro volte il prezzo della versione base in commercio a 499 dollari.

La risposta italiana. Ma anche in Italia, in attesa dell'arrivo dell'iPhone annunciata per settembre, non si sta con le mani in mano. Come riporta il sito Macitynet, già dall'inizio di agosto c'è chi è riuscito ad ingannarlo. Nulla di cruento dalle nostre parti, si è preferito agire sulle schede, riprogrammando vecchie sim, usando schede Tim che funzionano anche in modalità Edge per l'accesso ad internet e acquistando via web la TurboSim, un misto tra soluzione hardware e software che permette di utilizzare la scheda di qualsiasi operatore, sovrapposta ad una 'maschera', la TurboSim appunto, che fa credere all'iPhone di stare utilizzando una scheda AT&T.

Contromisure. Ora non resta che attendere le contromosse da Cupertino. Apple potrebbe studiare le contromisure per rendere invulnerabili i telefoni di nuova produzione e rovinare la festa agli hacker. Almeno fino al prossimo annuncio dello 'smanettone' di turno.