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martedì 24 luglio 2007

"Abbiamo violato le difese dell'iPhone" l'annuncio di un gruppo di informatici

A forza di cercare, nemmeno un mese dopo il lancio, la prima crepa è stata trovata: anche l'iPhone non è perfetto e il suo sistema di difese può essere violato. Ad affermarlo è un team di ricercatori di una società di Baltimora, che testa la sicurezza dei computer dei clienti cercando di penetrare al loro interno. L'annuncio, dato oggi anche attraverso il New York Times, è stato preso molto seriamente dalla Apple, che ha già iniziato a studiare eventuali contromisure.
Dopo una settimana di tentativi, gli uomini della Independent Security Evaluators dicono di aver scoperto due metodi per aggirare le difese dell'apparecchio. Il primo prevede un attacco via e-mail: un hacker potrebbe mandare alla vittima un messaggio di posta elettronica con un link a una pagina html contenente un codice creato apposta per prendere il controllo del cellulare. Il secondo comporta la creazione di un hotspot WiFi gratuito in una zona densamente popolata. L'iPhone di un passante lo individuerebbe e chiederebbe al proprietario se desidera connettersi. Una volta dato l'ok, ogni azione su internet della vittima passerebbe attraverso il router controllato dall'hacker, che potrebbe con facilità "introdursi" nell'apparecchio e pescare al suo interno una gran quantità di dati. "Possiamo ottenere tutti i file che vogliamo", ha dichiarato Charles A. Miller dell'Ise.
Almeno per ora, non ci sono prove che questi sistemi siano stati mai utilizzati da veri hacker. Anche se sul web è stato pubblicato un resoconto in inglese del lavoro svolto dagli uomini dell'Ise, i dettagli saranno svelati solamente il 2 agosto e per ora sono stati comunicati soltanto alla Apple, che avrà così il tempo di mettere a disposizione dei clienti delle patch appropriate. "La nostra azienda prende molto seriamente questo tipo di problemi - ha dichiarato Lynn Fox, un portavoce della società di Steve Jobs - Stiamo analizzando le informazioni ricevute. Le comunicazioni su come migliorare la sicurezza sono sempre benvenute".
A quanto pare, anche l'iPhone ha dunque capitolato. Sin dalla sua commercializzazione, gli hacker di tutto il mondo si erano scatenati nel tentativo di aggirare le sue difese. Alcuni di loro avevano persino creato delle specie di diari on line dove inserivano i loro progressi.