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venerdì 15 giugno 2007

«Internet, ecco dove vi deruberanno»

Intervista a Mikko Hypponen, guru finlandese della sicurezza online.
Dalla sede di Helsinki la ex piccola F-Secure progetta gli antivirus per i vostri pc: «Il Web è il luogo al momento meno sicuro».
HELSINKI - «Internet al momento è il posto dove è maggiormente possibile essere vittime di un crimine». Con questa frase lapidaria, e poco rassicurante, Mikko Hypponen presenta il lavoro della sua azienda, la F-Secure, multinazionale di origine finlandese che si sta distinguendo come uno dei maggiori soggetti mondiali nella produzione di software antivirus. Un allarme non esagerato, verrebbe però da dire, perché ormai virus, «troiani» e tentativi di phishing sono ormai all'ordine del giorni sui nostri pc e nelle nostre caselle di posta. E' notizia di martedì, l'arresto da parte della Guardia di Finanza, di due persone (e 152 denunce) in un'operazione tutta italiana contro un giro di phishing da 400 mila euro.

Breve storia del «nemico», il virus
Nel gennaio dello scorso anno, il 2006, i virus per pc hanno compiuto i 20 anni: era infatti il gennaio del 1986 quando Brain – l’antenato di tutti i virus informatici – colpì per la prima volta, diffondendosi attraverso i floppy disk. Rispetto alle minacce che girano oggi sul web, il vecchio Brain era relativamente poca cosa, ma ha comunque segnato l’inizio di un’escalation di cui nessuno, a oggi, può prevedere la fine.
Brain era un virus che infettava quella parte di un floppy disk (il boot sector) contenente informazioni necessarie all'avviamento del sistema operativo. Questo tipo di virus ha avuto una sopravvivenza relativamente lunga, all’incirca dal 1986 al 1995, estinguendosi infine insieme ai floppy disk.
Il fatto che la trasmissione del virus avvenisse solo via dischetto da computer a computer ovviamente ne rallentava molto la diffusione. Le cose cominciarono a cambiare nel 1995 con l’apparizione dei macro virus, che sfruttavano le vulnerabilità di Windows. Il periodo più cruento della loro diffusione durò all’incirca quattro anni, con un tempo di diffusione decisamente più rapido di Brain: circa 1 mese dal momento in cui un macro virus veniva scoperto a quando diventava un problema globale.
In concomitanza della diffusione della posta elettronica si è poi avuto il momento dei worm, che erano in grado di creare una “epidemia” in un solo giorno. Il più noto tra i primi di questa di questa categoria è senz’altro il famoso ILOVEYOU, che nel 1999 ha causato danni economici enormi alle aziende di tutto il mondo.
Nel 2001 i tempi si accelerano ulteriormente e da un giorno si passa a un’ora: una sola ora perché nuovi worm in rete come Blaster e Sasser riuscissero a infettare in modo automatico e indiscriminato qualsiasi computer connesso a internet che non si fosse dotato di una idonea protezione. E la storia continua… Attualmente, sono oltre 150.000 i virus noti e il numero cresce ogni giorno.